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Quest'opera — uscita nel 1976 — è la prima storia organica dell'Unione Sovietica dalla rivoluzione in poi scritta in Occidente. Ha rappresentato quindi una novità anche nel quadro della vasta produzione libraria dedicata all'Urss negli anni postbellici soprattutto da parte della storiografia anglo-americana. Nel 1979 ottenne in Italia il Premio Viareggio per la saggistica. Contemporaneamente a questa edizione dell'Unità — che esce in quattro volumi — il libro di Giuseppe Boffa appare nelle librerie dell'Urss.

Quest'opera — uscita nel 1976 — è la prima storia organica dell'Unione Sovietica dalla rivoluzione in poi scritta in Occidente. Ha rappresentato quindi una novità anche nel quadro della vasta produzione libraria dedicata all'Urss negli anni postbellici soprattutto da parte della storiografia anglo-americana. Nel 1979 ottenne in Italia il Premio Viareggio per la saggistica. Contemporaneamente a questa edizione dell'Unità — che esce in quattro volumi — il libro di Giuseppe Boffa appare nelle librerie dell'Urss.

Quest'opera — uscita nel 1976 — è la prima storia organica dell'Unione Sovietica dalla rivoluzione in poi scritta in Occidente. Ha rappresentato quindi una novità anche nel quadro della vasta produzione libraria dedicata all'Urss negli anni postbellici soprattutto da parte della storiografia anglo-americana. Nel 1979 ottenne in Italia il Premio Viareggio per la saggistica. Contemporaneamente a questa edizione dell'Unità — che esce in quattro volumi — il libro di Giuseppe Boffa appare nelle librerie dell'Urss.

Afghanistan. C'è un aggettivo che, da ormai più di dieci anni, accompagna inesorabilmente il nome di questo Paese. L'aggettivo è: dimenticato. L'Afghanistan dimenticato. Un non luogo. Tre paia di occhi diversi, tre linguaggi diversi per raccontare, per incrinare anche di poco l'amnesia colpevole del mondo. Perché quel non luogo e quel non tempo sono colmi di vite, umiliate, negate, mutilate. In questo libro abbiamo provato a raccogliere segni, parole e immagini.

Francesco Guicciardini non è soltanto l'autore di quel capolavoro di storiografia che è la Storia d'Italia. Dopo la pubblicazione, nel secolo scorso, delle Opere inedite la migliore conoscenza del suo pensiero ha consentito di porlo, accanto a Machiavelli, tra i maggiori teorici politici del Rinascimento; mentre i Ricordi e gli scritti autobiografici ci hanno dato una piú completa e rilevata immagine dell'uomo e dello scrittore.

Di Lourdes, ancora oggi il più visitato santuario del pianeta, tutti bene o male hanno sentito parlare. Meno note, ma avventurose e avvincenti, sono le circostanze per le quali questo paesino sperduto dei Pirenei diventò il prototipo di quel modo di vivere la fede in una dimensione organizzata di massa che ritroviamo in tante manifestazioni religiose della nostra epoca.

Questo libro racconta, nella forma di un memoriale, la storia di Vladimiro Guadagno, in arte Vladimir Luxuria, attore e animatore, travestito, (è stato reso celebre presso il grande pubblico dal maurizio Costanzo Show). L'infanzia trascorsa a Foggia, in una famiglia che si rifiuta di prendere in considerazione l'omosessualità del figlio. L'adolescenza vissuta nella scoperta delle grandi città (Roma, Milano, Londra) e della loro vita notturna e trasgressiva. I momenti oscuri nel mondo della prostituzione. La volontà di farcela e di studiare, fino alla laurea in Lettere.

Considerata ormai tra i maggiori della narrativa americana contemporanea, Eudora Welty è soprattutto scrittrice degli Stati del sud, dove le piantagioni di cotone si perdono a vista d'occhio, il Mississippi scorre lento, le sparse fattorie sostituiscono le grandi città. E questo anche l'ambiente di Nozze sul Delta, la cui narrazione descrive alcuni giorni della famiglia Fairchild, in attesa della celebrazione di un matrimonio.

La guerra è scoppiata, è in corso, ha ucciso e uccide. Durerà anche quando militari e strateghi avranno stabilito di considerarla, dal loro punto di vista, finita. Durerà nei lutti dei sopravvissuti, nei corpi mutilati di molti di loro. Durerà nelle esplosioni di ordigni rimasti attivi sul terreno. Ottobre-dicembre 2001. Afganistan. Chirurghi, infermieri, giornalisti e filmaker ci raccontano, giorno dopo giorno, ciò che il paese sta vivendo in questa drammatica situazione. Ci mostrano, tramite le immagini, quello che vedono. Ci scrivono quello che ascoltano, i commenti della popolazione.

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