Italiano

THE ITALIAN CONTRIBUTION, TO THE FIGHT AGAINST APARTHEID: THE CASE OF COORDINAMENTO NAZIONALE CONTRO L’APARTHEID IN SUDAFRICA (1985-1990). Tesi di laurea magistrale in Storia e Istituzioni dell’Africa. Relatrice Prof.ssa Karin Pallaver; Correlatrice Prof.ssa Marica Tolomelli; Presentata da Niccolò Meroni. Sessione Terza Anno Accademico 2023/2024

Nelson Madiba Mandela provava un immenso amore per il suo popolo, al quale ha dedicato tutta la vita mettendo il proprio carisma, la forza d'animo e l'eccezionale intelligenza al servizio di un grande progetto: la costruzione di un nuovo Sudafrica dove regnassero libertà, eguaglianza e pace. Nato in un minuscolo villaggio nella Provincia del Capo, lasciò l'ambiente tribale thembu dove era cresciuto, per diventare prima avvocato e poi attivista nella lotta al regime di apartheid vigente nel Paese.

Genere drammatico, storico. Film per tutti. Trama: L'apartheid dilaga nel Sudafrica del 1963 quando dieci uomini vengono arrestati in una fattoria della Rivonia con l'accusa di cospirare per commettere sabotaggi e atti violenti contro il repressivo governo sudafricano. Il tenace avvocato bianco Bram Fisher accetta la sfida come capo della difesa. Scopre presto che anche il leader politico Nelson Mandela è coinvolto nel processo. Mandela incoraggia i compagni imputati con lui a dichiararsi non colpevoli e fare luce sul sistema di corruzione a danno della popolazione africana.

Il compito che il volume si prefigge è tentare di definire luoghi di storia, ove da essi si possano scorgere gli effetti contemporanei pure su quella che è oggi la nostra realtà europea, e affrontare un tempo che non va dimenticato. L’Africa dei dettagli e non delle grandi narrazioni. Il volume è strutturato in capitoli, la cui successione ha un taglio evolutivo-cronologico. Il primo si colloca al tempo dell’Africa felix, e da lì i successivi cercano di tirare un filo rosso su alcuni aspetti che hanno caratterizzato e rappresentano oggi il Continente.

Questo libro racconta la transizione democratica del Sudafrica attraverso le lotte di un manipolo di uomini di legge che, nelle aule di tribunale, sfidarono l’apartheid con le sole armi del diritto. Al racconto di queste imprese si intreccia la vicenda personale dell’autore, definito da Nelson Mandela il migliore talento fra gli avvocati della sua generazione. Ma Edwin Cameron, nominato nel 2009 giudice della nuova Corte costituzionale, è anche un sudafricano bianco nato in povertà, formatosi grazie alle borse di studio che lo hanno condotto fino a Oxford.

«Non ci restano che gli italiani.» «Stai scherzando, vero?» Nel 1973, il Sudafrica dell’apartheid cerca di rompere il boicottaggio e l’isolamento grazie al rugby, sport di cui è maestro, ma le nazionali di tutto il mondo rifiutano l’invito ad affrontare gli atleti di un Paese razzista. Solo l’Italia accetta, anche se molti dei giocatori convocati rinunciano. Nasce una squadra improbabile, giovane e inesperta, che ha un duplice desiderio: conoscere i campioni di questo gioco e usare lo sport come strumento di fratellanza universale.

Nell’agosto 1962, dopo mesi di clandestinità e dopo aver partecipato alla conferenza panafricana ad Addis Abeba, Mandela viene arrestato. Le accuse imputate al leader dell’African National Congress sono due: aver incitato i lavoratori allo sciopero e aver lasciato il Paese senza passaporto. Durante il processo, Mandela rivolge un vero e proprio atto di accusa contro il governo segregazionista, rivendicando la necessità di seguire la propria coscienza anche se questa si scontra con le leggi dello Stato.

Cose che non voglio sapere è un memoir femminista dove, sovvertendo ogni regola, le parole tornano a essere azioni e costruiscono la via letteraria alla libertà. «L'intenso volumetto che farà di Deborah Levy l'autrice di riferimento di una generazione di giovani (e meno giovani) donne.» - Livia Manera, La Lettura In un momento difficile della sua vita, Deborah Levy si mette in viaggio.

Le popolazioni umane migrano da milioni di anni, per necessità o per scelta. È cosí che siamo evoluti. Homo sapiens ha conquistato la libertà di migrare e il diritto di restare: no alle migrazioni forzate.

Pagine

Abbonamento a RSS - Italiano