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C'è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle "Ti amo", ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?

Corredato da un ampio numero di immagini tratte dall'album di famiglia, il volume, il cui titolo "Under my skin" riprende un verso di una canzone di Cole Porter, ripercorre in prima persona un arco di tempo che va dal 1919 al 1949. Si tratta, come recita il sottotitolo, del primo volume dell'autobiografia di Doris Lessing, che con l'ausilio di immagini e di documenti pubblici e privati, racconta nei dettagli la storia di cinque generazioni, mettendo in primo piano gli anni centrali della sua esistenza, dalla nascita fino ai trent'anni.

Lo sfondo a questi undici racconti, certamente tra i più suggestivi che siano mai stati scritti sull'Africa, è il grandioso e lussureggiante paesaggio della Rhodesia, l'attuale Zimbabwe, dove Doris Lessing trascorse l'infanzia e l'adolescenza quando questa regione faceva parte dell'impero britannico.

Questo di Doris Lessing (Premio Nobel per la Letteratura 2007) è un romanzo che rappresenta una sorta di 'summa' dei suoi temi, dei suoi problemi e delle sue suggestioni. La protagonista, Anna Wulf, non può esimersi dall'analizzare i mille motivi che costituiscono la sua vita, motivi di ordine politico, sociale e anche sessuale.

Nella vita di Doris Lessing i gatti hanno sempre avuto un ruolo molto importante. Ci ha sempre convissuto, ha imparato presto a conoscerli. Il primo gatto risale ai tempi della Persia, quando aveva tre anni. Poi da bambina, in Africa, dove ne era letteralmente circondata: i selvatici, che andavano tenuti lontani da quelli di casa, e i domestici, che a loro volta subivano il richiamo della natura. Da allora una lunga confidenza ha unito la scrittrice ai felini, in un rapportarsi sempre intenso, felice in certi casi, drammatico in altri.

E' una riflessione sulla diffusione di forme di razzismo, partendo dall'apartheid, forma di schiavismo collettivo.

Sunny, il protagonista è la voce narrante del romanzo. Le prime pagine lo presentano sessantenne, ricco, ben sposato e in procinto di essere eletto sindaco di una cittadina sudafricana. Ma quando poco prima del comizio gli si avvicina una donna, un passato lontano e tragico riaffiora improvvisamente rischiando di trascinarlo in un baratro.

Se il Nord e il Sud del pianeta avessero lo stesso stile di vita, che interesse avremmo a confrontarci? Sapere come vivono gli altri bambini, cosa mangiano, come si vestono, che lingua parlano è un'appassionante avventura. Essere bambini in Asia, in Africa o in Europa non è la stessa cosa. Quando si conosce il modo di vivere dell'altro, è più facile capirlo.

L'Occidente si sta suicidando. La divisione del pianeta tra una minoranza di consumatori "ricchi" e una massa informe di "uomini inutili" - con il mercato come unico vero dominatore - ci porterà alla catastrofe: da un lato la guerra permanente e illegittima di Bush per difendere i privilegi di pochi, dall'altra il "terrorismo", la resistenza dei poveri e degli esclusi. Ma guerra e terrorismo sono "ambedue fuori legge, ambedue contrari alla ragione, ambedue distruttivi della modernità".

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