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Questi racconti, scritti nella seconda metà degli anni ottanta, sono di ambientazione prevalentemente africana, ma non si svolgono solo in Sudafrica, o nel resto del continente. Offrono piuttosto una panoramica del mondo nel suo complesso. Sono storie diverse tra loro, in differenti paesi, con personaggi di varia estrazione sociale e razziale.

Mehring è un afrikaner di mezza età, che ha acquistato una fattoria nei pressi di Johannesburg per trascorrervi il tempo libero dagli affari. Qui si verificano episodi di violenza, omicidi e aggressioni, disastri quali incendi o inondazioni, qui si tocca con mano la miseria dei poveri, ma per lui la sola cosa che conti è continuare indisturbato la vita del gentiluomo di campagna.

Tredici racconti. Tredici frammenti di vite. Storie d'amore. Gli incontri veri o immaginati dell'autrice con alcuni grandi scrittori del ventesimo secolo. La storia che da il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare. Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio di "nobiltà sociale".

Il suo lavoro è una lunga osservazione, durata tutta la vita, sullo sviluppo sociale e politico del Sudafrica. La sua visione è cresciuta nel tempo, al passo con i cambiamenti della società di cui ha saputo cogliere le nuove aspirazioni, le trasformazioni e la loro insita fragilità. Lo sguardo di Goldbatt ha cercato di indagare le relazioni che esistono tra le vite degli individui e le strutture in cui abitano, consapevole della storia difficile e violenta che ha scosso e insieme costruito il suo paese.

Musei e mostre, siti web dedicati alla trasmissione di eredità culturali, redazione di giornali, conferenze, readings, incontri e vissuti di socialità nei luoghi cittadini mostrano la possibilità della coesistenza di elementi delle culture migranti e delle culture native. Sono alcuni esempi dei consumi culturali prodotti e fruiti dai cittadini immigrati in Italia e da cittadini nativi che Mariangela Giusti indaga, a partire da una ricerca qualitativa condotta nel 2010.

L'Africa sub-sahariana indipendente ha poco più di 50 anni, e solo nel 1994 la conquista di democrazia ha posto fine al regime d'apartheid in Sud Africa. Ripercorrere La storia contemporanea dell'Africa dall'abolizione della tratta atlantica alla spartizione fra le grandi potenze a cui seguono decenni di dominio coloniale significa tentare di cogliere la natura del cambiamento e di analizzare i problemi politici ed economici di integrazione nazionale e di sviluppo dei paesi di nuova indipendenza, in un contesto internazionale in rapida ristrutturazione verso la globalizzazione.

Dieci racconti, quasi in forma di reportage, ambientati in altrettante città europee. L’autore prende spunto da una data e un evento memorabili, che hanno segnato il secolo e consentono di ricostruirne, ciascuno, un decennio. Si comincia da Vienna, il 12 giugno 1908, con la parata imperiale per il sessantesimo anniversario di regno di Francesco Giuseppe; si passa poi alla battaglia di Ypres, dove si inaugurò l'uso dei gas letali, nel 1915; seguono la prima dell'"Opera da tre soldi" di Brecht a Berlino, nel 1928, per finire con l'incendio della biblioteca di Sarajevo, il 25 agosto 1992.

Identità come immobilità della morte, nazionalismo come consenso sacro all'identità, credenza nella trascendenza della nazione, sono alcuni dei temi affrontati da Gallissot in questo testo curato da Anna Maria Rivera. Testo composto da riflessioni apparentemente slegate fra loro, che in realtà hanno una profonda unità, compongono un quadro di antirazzismo coerente.

Una cittadina sperduta del Sudafrica, una landa desolata fra le montagne abitata da gente inospitale, una casa fatiscente circondata da un giardino incolto. Una sistemazione che non ha nulla di attraente, ma è perfetta per Adam, perché la sua vita è andata in pezzi e lui cerca solo un posto dove ricominciare a vivere, dove concentrarsi e dedicarsi ai suoi sogni di sempre, la scrittura e la poesia. L’ispirazione però tarda ad arrivare in un luogo così spettrale, che non gli trasmette emozioni, ma solo angoscia e strane paure . .

Un avamposto in Sudafrica, un fatiscente centro ospedaliero, una terra desolata oppressa dalla miseria e dalle violenze di bande di ex miliziani in cerca di potere. In questo scenario si muovono due medici, amici nonostante le opposte visioni del mondo: uno, quarantenne, disincantato, insensibile e vile; l'altro, giovane, idealista, pieno di entusiasmo. Il giovane dottore riesce a infondere vigore nello staff, mentre nuove facce e vecchie conoscenze si aggirano nel piccolo centro, rinfocolando odi sopiti.

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