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Il libro ripercorre la vita di Makeba, dai suoi primi passi con i Manahattan Brothers fino alla sua partenza dal Sud Africa. Racconta anche la vita di Makeba in America e la sua amicizia con Harry Belafonte, le sue numerose esibizioni, compresa quella per il compleanno del Presidente John Kennedy insieme ad artisti come Ella Fitzgerald e Marilyn Monroe.

Una separazione coatta porta fatalmente anche a un incontro coatto: un atto di violenza, uno stupro. Nel violentare la giovane e bella donna bianca, Philipp ha voluto colpire "tre milioni di bianchi", in realtà questa vendetta non fa che gravare il carnefice di un peso tale da renderlo a sua volta vittima, non meno di quanto lo sia Jean Ryan. E non sarà un qualche senso di colpa a redimere Philipp, quanto invece il tormentato percorso che lo riavvicinerà ai bianchi.

L'evento scatenante del romanzo è una morte per AIDS. In questo modo il lettore viene trascinato sin dall'inizio nell'analisi di una delle piaghe sociali più diffuse in Sudafrica attraverso le vicende e soprattutto le riflessioni delle protagoniste. Il problema dell'epidemia viene affrontato in modo diretto: nella vita di chiunque può succedere di entrare in contatto con il virus senza sospettarlo minimamente.

Dai temi della segregazione razziale, in cui si trovano risvolti di attualità anche nel mondo occidentale ¬ si pensi alle questioni sollevate dalle rivolte delle periferie ¬ ad altri che prendono spunto dalla tradizione xhosa, l'autrice conduce a scoprire realtà più o meno note senza mai far dimenticare che il principale scopo della sua scrittura è quello della riflessione sulla condizione di uomini e donne spesso dimenticati, ma non per questo assenti dalle vicende della Storia.

Nell’agosto del 1993, Amy Biehl, alunna del Fulbright College, venne uccisa a Città del Capo da un gruppo di giovani neri, istigati da un insorgente movimento “anti bianco”. Da madre a madre è stato provocato da questa tragedia. La madre dell’assassino scrive alla madre della vittima e tenta, parlando del suo dolore, di ottenere la comprensione per suo figlio dal racconto sia della vita di questi che della propria in un mondo condizionato dall’apartheid.

Nell’agosto del 1993, Amy Biehl, alunna del Fulbright College, venne uccisa a Città del Capo da un gruppo di giovani neri, istigati da un insorgente movimento “anti bianco”. Da madre a madre è stato provocato da questa tragedia. La madre dell’assassino scrive alla madre della vittima e tenta, parlando del suo dolore, di ottenere la comprensione per suo figlio dal racconto sia della vita di questi che della propria in un mondo condizionato dall’apartheid.

Scritta in forma di lettera indirizzata ai nipoti da parte di una
nonna, in questa autobiografia la scrittrice sudafricana Sindiwe
Magona racconta i suoi primi ventitré anni nel Sud Africa
dell'apartheid. Magona ricorda gli anni felici dell'infanzia e quelli
sempre più difficili della adolescenza e della giovinezza, segnati
dal progressivo inasprirsi di leggi che restringono e condizionano
la vita degli africani. Eppure, a dispetto di tutto, e senza mai
indulgere nell'autocommiserazione, Magona ci consegna il

Maendeleo-Italia, grazie al contributo della Fondazione Cariparma ha lanciato “Anche il Vetro è per sempre”, campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi contro lo sfruttamento illegale delle risorse in Repubblica Democratica del Congo. Sui nostri banchetti trovate volantini informativi e gadget tematici.

"Le rose inglesi" è il primo dei cinque libri per bambini scritti da Madonna, e viene pubblicato contemporaneamente in 32 lingue e in 100 paesi. La poliedrica rockstar, che ha dedicato questo libro ai due figli, Lola e Rocco, racconta la storia di Nicole, Amy, Charlotte e Grace: quattro bambine che frequentano la stessa scuola, giocano agli stessi giochi, leggono gli stessi libri e si innamorano degli stessi ragazzini e, soprattutto... amano ballare. Tutto bene? Non proprio, perché le quattro nutrono una sincera gelosia per un'altra bambina, "troppo" perfetta...

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