
Contro il razzismo, per l’inclusione e la pace
La liberazione di Nelson Mandela, avvenuta l’11 febbraio 1990 grazie alla lotta del popolo sudafricano e alle pressioni internazionali, ha avviato la caduta del regime dell’apartheid in Sudafrica e ha dimostrato che è possibile vincere le discriminazioni e realizzare a livello locale e globale comunità fondate sui diritti umani e la pace.
In Italia, come negli altri paesi europei, dagli anni ’70 del secolo scorso si è sviluppato un forte Movimento contro l’apartheid in Sudafrica, per la liberazione di Nelson Mandela, per l’applicazione delle sanzioni economiche, militari, sportive e delle risoluzioni della Nazioni Unite.
Il Movimento Italiano ha coinvolto associazioni, chiese, enti locali, forze politiche, sindacati, scuole, università e moltissimi studenti, lavoratori, cittadini che si sono attivati attraverso azioni di solidarietà, di sostegno ai bambini neri sudafricani, di raccolta di firme per una legge popolare sulle sanzioni, di varie forme di boicottaggio ai commerci con il Sudafrica …
L’impegno per la fine dell’apartheid in Sudafrica ha rafforzato la consapevolezza e il contrasto anche al razzismo in Italia. L’uccisione del sudafricano Jerry Masslo, a Villa Literno il 24 agosto 1989, fece emergere la situazione degli immigrati e il loro sfruttamento nell’agricoltura e il 7 ottobre di quell’anno a Roma si svolse la prima grande manifestazione mai organizzata in Italia contro il razzismo, per i diritti degli immigrati e per l’eguaglianza con più di 200.000 persone che portò il Governo ad una nuova legge sulla condizione degli stranieri.
Più di cento Enti Locali sono intervenuti a sostegno di Nelson Mandela: dandogli la cittadinanza onoraria, chiedendone la scarcerazione, proponendolo per il premio nobel .. ma pochi sono i luoghi pubblici che oggi ricordano quanto Nelson Mandela ha fatto per l’umanità e anche la memoria del contributo italiano alla vittoria sull’apartheid in Sudafrica si va perdendo.
Crediamo, in un momento in cui razzismo e guerre sono tornate di moda, in cui prevale l’odio e le diversità fanno paura, in cui si sta perdendo la capacità di vivere insieme, che la speranza che Nelson Mandela ha dato al mondo vada “riscoperta” e che la nostra storia partigiana e per i diritti e l’eguaglianza vada “riaccesa”.
Vogliamo lanciare una campagna per l’intitolazione a Nelson Mandela di luoghi pubblici: strade, scuole, biblioteche, …. come segno di riconoscenza, come memoria di una vittoria che ci ha coinvolto per ripartire con più forza nel lungo cammino verso la libertà globale, futuro sostenibile dell’umanità.
Per adesioni
info@bennynato-onlus.org