Il rapporto 1992 su La Condizione dell'Infanzia nel Mondo viene pubblicato in un momento storico in cui si assiste alla morte di quell'ordine mondiale che ha dominato la vita politica ed economica del XX secolo. Il rapporto intende offrire, dallo specifico punto di vista dell'UNICEF e della sua esperienza nell'affrontare alcuni dei problemi più acuti dell'umanità, un contributo al dibattito sul nuovo ordine mondiale che faticosamente sta venendo alla luce. II rapporto formula dieci tesi che, nel loro insieme, delineano una proposta: mettere sullo stesso piano della conservazione della pace, e della protezione dell'ambiente, come questioni prioritarie nell'agenda del nuovo ordine mondiale, anche la fine della povertà assoluta cui soggiace un quarto dell'umanità, quel miliardo di persone che ancora vivono - e muoiono - tra fame, malattie e analfabetismo che potrebbero facilmente essere evitati. Il rapporto sostiene che uno dei più vergognosi fallimenti del vecchio ordine mondiale sta nel fatto che si lascino morire 250.000 bambini ogni settimana, mentre milioni di altri sono condannati a una vita segnata da malnutrizione e infermità. Con qualunque metro di gravità o grandezza la si giudichi, questa è una questione da mettere in testa all'agenda dell'umanità; eppure in passato questi problemi non sono riusciti a conquistare i primi posti nella scala delle priorità perche sono, principalmente, problemi della gente povera e senza potere. In coincidenza con le altre grandi trasformazioni in corso nel mondo, oggi sembra che questi problemi facciano la loro comparsa sull'agenda politica in un modo senza precedenti nella quarantennale storia dell'UNICEF. II segnale più importante di questa priorità politica nuova e stato il Summit Mondiale per l'Infanzia che si è tenuto nel settembre 1990, con la partecipazione di oltre 70 Capi di Stato e di Governo; la più grande riunione di leaders della storia, convocata appositamente per discutere dei bambini. Il risultato e stato un impegno, ormai sottoscritto da oltre 120 Capi di Stato, per un programma comune volto fra l'altro a porre fine, entro questo secolo, alla malnutrizione di massa, alle malattie prevenibili e all'analfabetismo diffuso. Il primo obiettivo suggerito in questo rapporto e quello che la grande promessa fatta ai bambini del mondo venga mantenuta. I governi debbono muoversi per primi. Ma il rapporto sottolinea l'importanza della mobilitazione di tutte le possibili risorse sociali a sostegno degli impegni assunti, e si appella a tutte le organizzazioni e a tutti gli individui interessati perche contribuiscano a "mantenere la promessa". "Si volta pagina nella storia mondiale", conclude l'UNICEF, " ma se si continueranno a relegare nelle note a piè di pagina i bisogni del quarto più povero dell'umanità, e dei bambini, che sono i più esposti e indifesi, il nuovo ordine mondiale che si sta scrivendo non sarà all'altezza del suo tempo ne sarà in grado di affrontare la sfida del futuro".
LA CONDIZIONE DELLINFANZIA NEL MONDO 1992. Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Edizione italiana (UNICEF)
Identificativo: 23812
Lingua: Italiano
Pubblicazione: ANICIA. COMITATO ITALIANO UNICEF. Romas, Dicembre 1991
Paese di pubblicazione: ITALIA
Note: P. 96
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