Carissimi tutti Nicaragua 1983 – 1990. Lettere di un medico dal fronte. Prefazione di Ettore Masina

Corpi straziati da medicare, da ricomporre. Tanti bambini, anzi: bambine, "tutte bambine, per strana fatalità", aiutate a nascere; in una terra poverissima, madri future, madri di un futuro avvolto nelle nebbie degli altopiani ma anche dell'incertezza ("terra", il Nicaragua? Non ha tenuto). Chiara Castellani è partita come volontaria in un progetto di cooperazione internazionale e ci è rimasta sette anni, sempre più immersa nelle vicende del piccolo paese in cui si è trovata a vivere, lavorare e scrivere. Sette anni buttati via, Chiara? La domanda pesa come una pietra adesso che il "Nica" e tutt'altro. Sono convinto che il Nicaragua tornerà ad essere paese di libertà; e credo che dobbiamo continuare ad essergli solidali. E tu lo hai compreso sin dall'inizio, o almeno sin da quando, come racconti in queste pagine, hai deciso di non nascondere più nulla ai tuoi corrispondenti, di non dar loro tranquillanti, ma di gridare forte che c'e un mondo che soffre e che muore. Un mondo di terribili sofferenze ma anche di terribili speranze. Questo diario costituisce una sfida alla nostra "normalità". Ettore Masina