Un professionista è sempre un professionista, ma la giornata era iniziata male: faceva un caldo infernale a Madrid e la sua amichetta francese l'aveva piantato come un cretino per qualcuno incontrato a Veracruz. La compagnia di una buona bottiglia di whisky e di una mulatta che si portava dietro tutta l'aria dei Caraibi non gli aveva risollevato l'umore, quella ragazzina viziata dai fianchi sodi e dalla bocca rossa lo aveva proprio messo al tappeto. In fondo, dietro i modi da duro, lui era un killer sentimentale. Non che fosse superstizioso, ma in una giornata del genere la cosa migliore sarebbe stata non accettare incarichi, anche se la ricompensa aveva sei zeri sulla destra ed era esentasse. Il tipo che doveva eliminare, uno con l'aria dell'idealista, ma anche di chi non soffre la solitudine fra le lenzuola, non gli piaceva affatto, puzzava troppo di filantropia. I retroscena dell'incarico, però, lo incuriosivano stranamente. Chi voleva la morte di quel messicano? Quali peccati aveva commesso? Come mai due gringo, agenti della D.E.A., sorvegliavano la sua camera? Perché un filantropo appariva coinvolto in traffici di droga? Era sempre rischioso farsi troppe domande in un mestiere come il suo dove non esistevano licenziamenti ma certificati di morte. Con Diario di un killer sentimentale, Luis Sepúlveda ci offre un piccolo capolavoro di romanzo noir, un thriller deliziosamente ironico, che dopo aver trascinato il lettore da Madrid a Istanbul, da Francoforte a Parigi, lo sorprende con uno strepitoso colpo di scena finale.
Diario di un killer sentimentale / Luis Sepúlveda ; traduzione di Ilide Carmignani
Identificativo: 23673
Autore principale: Sepúlveda, Luis
Lingua: Italiano
Pubblicazione: Parma : U. Guanda, 1998
Paese di pubblicazione: ITALIA
Note: 73 p. ; 20 cm.
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