All’inizio degli anni Settanta, per sfuggire al clima di violenza dell’apartheid, Lindiwe e suo marito Bongani decidono di espatriare, per salvarsi e continuare la lotta. Ma nell’esilio, Lindiwe perde la sua identità. In un mondo che non si sforza neppure di pronunciare il suo vero nome, perché “troppo difficile”, Lindiwe diventa Ruth, una figura anonima. Dopo oltre trent’anni, giunge inattesa la notizia tanto sperata: “Il Sudafrica si sta affacciando all’era della democrazia”. È il 1994. Ruth è travolta dai ricordi: deve recuperare Lindiwe.